Visita il mio sito

Visita il mio nuovo sito

mercoledì 31 marzo 2010

Perchè è importante respirare correttamente?

Provate a mettere una mano sulla pancia e a fare una respirazione. Se durante l’inspirazione non sentite che la pancia si gonfia, probabilmente avete una respirazione alterata.
Non vi preoccupate, fate parte della numerosa schiera di persone che respirano prevalentemente con il torace (respirazione non fisiologica).
In condizioni normali l'inspirazione dovrebbe essere eseguita dal Diaframma (lamina muscolo-tendinea che separa la cavità toracica dalla cavità addominale), mentre l'espirazione dovrebbe avvenire passivamente, a meno che l’atto espiratorio sia forzato, in questo caso interverrebbe il muscolo traverso dell’addome.
La causa di una non corretta respirazione è legata allo stile di vita moderno che tutti noi abbiamo, fatto di stress, problemi familiari e lavorativi, ansie… Tutto ciò porta a respirare prevalentemente con la porzione superiore delle coste e a mantenere per tutta la giornata un blocco inspiratorio (in parole povere non buttiamo fuori l’aria quasi mai).
In questo modo il diaframma rimane bloccato in basso (blocco inspiratorio) e i muscoli cosiddetti accessori devono sobbarcarsi un lavoro che in realtà dovrebbe assolvere il diaframma.
Tutto questo provoca una retrazione sia del diaframma, per scarso utilizzo, sia dei muscoli inspiratori accessori, ma in questo caso per esagerato e inadeguato utilizzo.
Questi ultimi sono lo sternocleidomastoideo, gli scaleni, il piccolo e grande pettorale, il gran dentato, il gran dorsale, l’elevatore della scapola e il trapezio; poiché la maggior parte di questi muscoli si inserisce sul collo, si potranno accusare cervicalgie e dolori diffusi a livello cervicale. Infatti questi  muscoli, che al lato pratico dovrebbero intervenire solo in caso di sforzi fisici, entrano in gioco praticamente sempre a causa di una scorretto stile di vita.
Prima di analizzare quali disfunzioni può portare un diaframma che non lavora bene, ripassiamo brevemente un po’ di anatomia, per capire al meglio le correlazioni che questo importante muscolo presenta a livello muscolare e viscerale.
Come abbiamo detto separa la cavità toracica da quella addominale, presenta 2 cupole, una a destra e una a sinistra.
La  cupola destra prende rapporto con il fegato, mentre a sinistra e’ in rapporto con stomaco e milza.
Il diaframma è costituito da una parte muscolare e da una parte tendinea; lo possiamo suddividere in base ai punti di inserzioni che sono a livello sternale, a livello costale e a livello lombare.
Precisamente nella zona lombare il pilastro destro si inserisce a livello L1- L2- L3- L4, mentre il pilastro sinistro si inserisce a livello L1- L2 e in taluni casi arriva fino a L3.
Ricordiamo che a livello lombare si inseriscono due importanti muscoli: il muscolo psoas e il quadrato dei lombi, quindi il diaframma ha una diretta connessione anche con questi due muscoli, che in caso di retrazione evidente creano una iperlordosi lombare.
Il diaframma presenta diversi legamenti che lo mettono in connessione anche con il cuore e il colon; presenta inoltre orifizi attraverso cui passano l’aorta, l’esofago e la vena cava inferiore.
Segue una lista dei principali problemi che può portare un diaframma retratto:

problemi respiratori (asma, falsi enfisemi)
problemi all’apparato digerente (cattiva digestione, ernia iatale, stitichezza, gastriti)
disfunzioni relative alla fonazione
problematiche ginecologiche (connessione diaframma/perineo)
difficoltà circolatorie (ha una fondamentale funzione di pompa per il ritorno venoso)
dolori lombari (inserzione del diaframma sulle vertebre lombari)
peggiorare la postura della persona

Come vediamo sbloccare il diaframma può veramente creare un benessere a 360 gradi, sia dal punto di vista muscolare, viscerale ed emotivo.
Quindi ritagliamoci dieci minuti della nostra giornata per migliorare il nostro benessere, iniziando con un esercizio che vi permetterà di eliminare stress e ansie, facendovi ritrovare energie e voglia di fare.
Sdraiatevi supini, gambe piegate, rilassatevi e cominciate a respirare…..
Poi mettete una mano sulla pancia e una sul petto; cercate di inspirare con il naso gonfiando solo la pancia, lasciando fermo il torace; poi espirate con la bocca aperta, sgonfiando la pancia.
L’utilizzo delle due mani serve per prendere coscienza del movimento e capire se state lavorando con la pancia o se state facendo intervenire le coste durante la respirazione.
L’aria deve uscire dalla bocca in maniera naturale, come se fosse un sospiro di sollievo.
Attenzione a non forzare la respirazione perché potreste andare incontro a iperventilazione ed avvertire giramenti di testa; in questo caso fermatevi e ricominciate piano piano.
Bastano quindi pochi minuti al giorno per migliorare il benessere del vostro corpo.

(tratto dal sito www.simonelosi.it del dott. Simone Losi)

Riequilibrio posturale nello sportivo agonista

Lo sportivo agonista si concentra nel miglioramento dei gesti atletici richiesti dalla disciplina che applica senza porre attenzione alle retrazioni che con il tempo si vengono a creare a scapito di qualche zona del corpo.
Ed ecco che nelle fasi di maggior affaticamento muscolare o stress possono sopraggiungere dolori di vario tipo fino ad arrivare a veri e propri traumi muscolari più o meno gravi.
La corretta riprogrammazione posturale gioca un ruolo fondamentale per la prevenzione di questi infortuni e inoltre assicura un aumento delle performance sportive proprio perchè riduce notevolmente le retrazioni che frenano la potenza muscolare.
L'agonista avvertirà fin da subito una sensazione di leggerezza muscolare e si accorgerà che, oltre ad aumentare la resistenza muscolare alla fatica, riuscirà a sopportare meglio i traumi tipici del suo sport.
Questi risutati saranno ancora più evidenti se alle sedute di riprogrammazione posturale si aggiungono le tecniche di digitoressione (shiatsu).

L'esercizio fisico fa bene alla postura?

L'esercizio fisico in mancanza di consapevolezza corporea può peggiorare i problemi di postura, perchè, rinforzando i muscoli intorno a una struttura compressa e quindi molto tesa, finirebbe per cronicizzare gli squilibri.
E' fondamentale quindi attuare un programma di riprogrammazione posturale globale mediante apposite tecniche di allungamento muscolare prima di iniziare un'attività fisica regolare.

Cos'è la postura?

Come postura si intende la posizione del corpo nello spazio in un dato momento e la relativa relazione tra i suoi segmenti corporei.
Perchè si dice "in un dato momento"?
Perchè il sistema posturale, direttamente legato alla singola ed individuale storia di ognuno di noi, con il passare del tempo va incontro a modificazioni al fine di compensare in qualche modo gli squilibri venutisi a creare (spalla più alta, rotazioni del bacino, atteggiamenti scoliotici, vizi di appoggio plantare, testa inclinata etc.) fino a quando ne avrà la possibilità.
In un secondo momento, invece, quando non gli sarà più possibile, compariranno i primi dolori.
Questo sistema, infastidito dai vari compensi, quindi, vedrà insorgere tutte le problematiche più comuni (cefalee, cervicalgie, nevralgie, difetti di masticazione e dell’occlusione dentale, dorsalgie, lombalgie, lombosciatalgie, dolori alle spalle, alle braccia, alle anche, alle ginocchia, alle caviglie) ma anche disturbi meno noti (difficoltà di guidare la notte o di concentrazione nella lettura, maldestrezza, click mandibolari etc.): tutte patologie che complicano e condizionano notevolmente la vita quotidiana e, di conseguenza, la nostra psiche.
Si crea quindi un circolo vizioso: la psiche influenza la postura e di conseuenza la postura, adattata ai compensi venutisi a creare, influenza la psiche determinando inoltre ripercussioni negative sul sistema nervoso, sulla circolazione, sulla digestione e sulle altre funzioni organiche.
Da quanto detto si evince quindi che il riequilibrio posturale non incide solo sul sistema muscolare, ma anche e soprattuto sulla totalità dell'individuo ed è per questo che l'approccio deve necessariamente essere olistico.