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martedì 28 febbraio 2012

L'eccesso di "volontariato": conseguenze e rimedi

L'eccessiva dedizione agli altri porta a perdere di vista la propria condizione, causando un dispendio energetico che diminuisce o, nei casi peggiori, annulla la capacità di razionalizzare e di organizzarsi.
La persona non si risparmia e si trova a dare la propria disponibilità a chi gli sta intorno anche fino alle estreme conseguenze. 
La dedizione verso gli altri fa sì che questo sia considerato la caratteristica tipica del «volontario» che presta la sua opera «gratuitamente», se necessario fino allo sfinimento.
Spesso un atteggiamento di questo tipo porta a costruire dei rapporti interpersonali dove al «volontario», per la sua capacità di affrontare ogni situazione e di reagire in aiuto agli altri, non è consentito di fermarsi o di avere bisogno dell'aiuto di alcuno, in quanto il suo ruolo è di aiutare e non di essere aiutato.
Così, spesso le madri si trovano nella condizione di dover aiutare il figlio o sorreggere il marito nei momenti difficili, ma altrettanto spesso non vogliono far pesare su di loro i momenti di debolezza che umanamente possono provare, trovandosi perciò senza aiuto nel momento del bisogno.
Da qui la perdita della capacità organizzativa (soprattutto della propria vita), l'eccessiva rimuginazione che crea il caos interiore e lo smarrimento (e anche la depressione) dato dalla mancanza di «messa a terra».
La via per un buon riequilibrio è data dalla capacità di centrarsi e di avere un buon radicamento (a terra appunto) che consenta di rendersi utili agli altri senza perdere di vista la propria persona.  
La somatizzazione di questo stato d'animo può provocare inoltre un mal funzionamento del ciclo mestruale, e problemi allo stomaco che tende a contrarsi e a perdere la propria capacità di elaborare (il cibo in senso fisico,le idee o le soluzioni in senso mentale).

Un valido aiuto per ritrovare il giusto equilibrio emozionale può essere dato da:

- trattamenti Shiatsu per riequilibrare i meridiani energetici che vengono coinvolti in queste alterazioni, in particolare il meridiano di stomaco e milza/pancreas

- fiori di Bach: in particolare il fiore Centaury interviene per riequilibrare lo stato d'animo della persona che non riesce a dire di no, aiutandola a sviluppare coraggio e auto-determinazione in modo da essere in grado di dire basta al momento giusto e di non sottomettersi ai desideri e agli ordini degli altri.





mercoledì 15 febbraio 2012

Ansia, attacchi di panico e sintomi correlati: un rimedio naturale

L’ansia è uno dei disturbi psicologici che può essere trattato con successo con i fiori di Bach.
In linea generale si può distinguere un’ansia generica vissuta quotidianamente anche nelle più piccole cose, ed un ansia acuta descritta come disturbo da panico (attacchi di panico).
I rimedi per le due situazioni sono assai diversi.
Per il primo tipo di ansia, che è più legata ad un problema caratteriale o comunque al modus vivendi della persona, si possono somministrare: 
Aspen, il fiore del presagio, è indicato proprio in quei casi in cui l’ansia scaturisce da un senso dell’ignoto che la persona sente perchè proiettata nel futuro e scarsamente ancorata al presente;
Agrimony è il fiore dell’ansia mascherata dall’allegria e dalla spensieratezza.

Gli attacchi di panico, invece, causano nel soggetto colpito uno stato di paura paralizzante, in cui egli sente il terrore della morte, il terrore di perdere il controllo su di sè; il terrore si manifesta con palpitazioni, senso di soffocamento e nei casi più gravi può portare alla perdita momentanea dei sensi. 
In questo caso è utile Rock Rose che aiuta la persona a ritrovare il suo equilibrio. 
Un attacco di panico può scaturire anche da un evento traumatico, in questo caso è possibile associare a Rock Rose, Star of Bethlehem, magari insieme a Walnut

Se l’ansia acuta si manifesta in una situazione di emergenza è possibile somministrare anche il Rescue Remedy che però sarà sempre un rimedio di pronto soccorso, da non usarsi per una terapia ansiolitica. 

Una miscela molto efficace da usare come ansiolitico è data da Impatiens ed Agrimony.
 
Chi soffre di questo disturbo, oltre a soffrire durante l’attacco, soffre di ansia anticipatoria, vive spesso con la paura che questi attacchi si ripresentino.
In queste situazioni è spesso indicato anche un altro fiore da associare ai precedenti: Aspen, il pioppo, le cui foglie tremanti anche senza vento evocano i segnali della paura senza un perché. Questa pianta e i suoi fiori rappresentano le paure dell’ignoto, i sentimenti di presagio che gli ansiosi sentono quotidianamente, spesso senza rendersene conto tanta è l’abitudine a conviverci.


Revisione scientifica e correzione a cura del Dr. Guido Cimurro (farmacista)
http://www.farmacoecura.it

Smettere di fumare con i fiori di Bach

Smettere di fumare: fra tante tecniche anche i fiori…possono aiutare.

Il fumo crea dipendenza e, come tutte le dipendenze, può essere trattata efficientemente con i Fiori di Bach, magari in concomitanza con l’agopuntura o altri trattamenti che riequilibriano a livello psico-energetico.

Condizione base perché tutte le terapie antifumo abbiano successo è quella per cui il soggetto sia veramente convinto di volere smettere e sia consapevole del fatto che la sua forza di volontà non basta per lasciare l’abitudine. Se quindi lo stato d’animo è quello di colui che cerca un valido aiuto, assumendosi le proprie responsabilità nel voler smettere, allora chi ben comincia è a metà dell’opera.

Sono consigliati più fiori da assumere in miscela nella quantità di 4 gocce per 4 volte al giorno, gocce da mettere sotto la lingua attendendo qualche secondo prima di ingerirle. Il trattamento può durare da 1 a 3 mesi, o forse anche più, poiché dipende moltissimo dalla caratteristiche psico-emotive della persona.

Vediamo da vicino i fiori che entrano nella miscela:
Agrimony, molto utile contro l’assuefazione, in quanto rimuove lo stato negativo che sta all’origine del fenomeno dipendenza: il desiderio di superare o dimenticare i propri problemi;
Cherry plum, utile per combattere il comportamento compulsivo, di solito molto presente nei fumatori accaniti;
Heather, contro il fumo come sostituto di una carenza affettiva presente;
Larch, aumenta la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità;
Centaury, aiuta la volontà, per così dire, debole;
Gentian, va bene per il pessimismo con cui molti fumatori iniziano la terapia;
Walnut, utile per superare il momento critico e per aiutare il corpo e la psiche ad adattarsi ad una nuova condizione.

Come si vede ogni singolo fiore interviene su una sfumatura precisa, sfumature certamente presenti nei soggetti fumatori ed in generale nelle persone che soffrono di una qualsiasi dipendenza.

E’ poi è ovvio che non tutti gli aspetti siano sempre presenti, tuttavia questa miscela è ad uso generale, nulla vieta al floriterapeuta o naturopata di aggiungere altri fiori per trattare altri problemi del soggetto che possono influire negativamente sulla terapia.

Di norma le miscele di fiori non dovrebbero superare i 6 rimedi per volta; questa formulazione costituisce una eccezione, ammesse talvolta da Kramer (studioso e continuatore della ricerca del Dott. Bach). 
Revisione scientifica e correzione a cura del Dr. Guido Cimurro (farmacista)
http://www.farmacoecura.it