Quando un atleta affronta una
gara, non soltanto gareggia con tutto il suo corpo, ma partecipa anche
con il suo spirito, con le sue motivazioni, con la sua voglia di
divertirsi e di vincere. Nello sport il “Ben-Essere”, ossia lo stare
bene con se stessi, si raggiunge quando la partecipazione a un’attività
agonistica, o semplicemente sportiva, è globale e coinvolge
armoniosamente sia il fisico sia lo spirito.Tutti gli allenatori sanno
che il livello di prestazione si migliora non solo ponendo attenzione a
tecnica, tattica, preparazione fisica e alimentazione, ma anche ai
periodi di alternanza sonno — veglia, alla qualità di utilizzo del tempo
libero, all’attività sessuale, alle amicizie e anche a ciò che si pensa
e a come lo si pensa.Un allenatore, perciò, nel programmare gli
allenamenti, deve tenere presente tutti i componenti della qualità della
vita, perché tutte entrano in gioco e contribuiscono a modellare il
comportamento finale che un atleta esprime nella prestazione agonistica.
Tuttavia, risulta difficile prendere in considerazione tutte queste
variabili (soprattutto quelle emotive e psicologiche) in quanto, in
alcuni casi, è l’atleta stesso a non essere cosciente che “emozioni
bloccate o problemi della giornata” possano influire sul proprio fisico e
di conseguenza sulla sua prestazione, sia in allenamento che in
gara.Un’arte come lo Shiatsu che ha come scopo principale
l’armonizzazione di “corpo - mente — spirito” di una persona, può
rappresentare un valido supporto psico - fisico per gli sportivi.
Riequilibrando l’energia corporea dei singoli atleti, i trattamenti
Shiatsu permettono di agire positivamente su “fattori chiave”
influenzanti la prestazione sportiva come lo stato di salute, i valori
fisici e psichici e l’efficienza tecnico tattica dell’organismo.
LO STATO DI SALUTE
Per uno sportivo, soprattutto a
livello agonistico, è necessario mantenere e preservare uno stato di
salute tale da non compromettere il lavoro svolto durante la fase di
preparazione alla gara. Da un lato una buona condizione fisica generale
consente all’atleta di aumentare il suo rendimento sia in allenamento
che in competizione; dall’altro, al fine di raggiungere gli obiettivi
prefissati e programmati, è inevitabile che ogni sportivo presenti un
buon stato di salute di base.Attraverso la stimolazione dei processi di
autoguarigione dell’individuo, lo Shiatsu rappresenta un ottimo sostegno
nella prevenzione e nella cura di malattie e infortuni nei quali può
incorrere un atleta.I trattamenti Shiatsu, praticati effettuando
pressioni su punti o zone della cute ritenuti in carenza o in eccesso di
energia da parte dell’operatore, permettono il raggiungimento di un
equilibrio psicofisico necessario al mantenimento di uno stato di salute
adeguato alle differenti attività sportive.
VALORI FISICI
La Scioltezza articolare
Molteplici sono gli effetti che i trattamenti Shiatsu hanno sul corpo,
muscolarmente potente, di atleti di alto livello: maggior scioltezza
articolare, più forza elastica e di conseguenza un aumento della potenza
nei colpi. Le pressioni lunghe e prolungate tipiche dello Shiatsu vanno
a lavorare in profondità sul tessuto ed incidono sugli strati più
profondi del sistema muscolare. Tali pressioni liberano le tensioni e
permettono, con un lavoro mirato di stretching, di ottenere un sistema
muscolare più elastico e resistente allo stress agonistico. Ne risulta
quindi che gli atleti che praticano sport come la pallavolo, il tennis,
la pallanuoto, ecc... in cui l’ampiezza articolare dipende strettamente
dal grado di scioltezza articolare, ottengono un aumento nella potenza
impressa ai colpi. Inoltre, attraverso il rilassamento di muscoli
ipertonici (in conseguenza a traumi fisici o emotivi), le applicazioni
Shiatsu pervengono ad un aumento della mobilità e dell’elasticità
muscolare dell’atleta che incidono significativamente sulla diminuzione
degli infortuni.Differenti, invece, sono gli effetti dello Shiatsu sulla
forza esplosiva la quale è più legata alle caratteristiche fisiche
muscolari dell’atleta e al tipo di allenamento sul potenziamento della
fascia muscolare proposto dall’allenatore. In questo caso, lo Shiatsu
risulta avere un’influenza minore in quanto esso lavora più sul
rilassamento muscolare che sul potenziamento.
La Postura
Per postura s’intende posizione
reciproca delle varie parti del corpo in stazione eretta, facendo
implicitamente riferimento all’attività muscolare necessaria per
mantenere tale stato. In un normale stato di postura l’attività
muscolare è ridotta al minimo e non interferisce negativamente con le
normali funzioni degli altri apparati e sistemi, anzi vi contribuisce.
Nel mantenere la postura i muscoli delle diverse regioni corporee
lavorano coordinatamente opponendosi alla forza di gravità (ecco perché
non si può dormire in piedi) e bilanciandosi a vicenda. Quando la
posizione assunta dal corpo, in piedi o seduti, non è corretta, i
muscoli sono costretti ad uno sforzo maggiore e causano affaticamento.
In effetti, essendo numerose le parti del corpo che si devono
riequilibrare tra di loro, basta che una di esse sia in tensione per
provocare uno sbilanciamento del baricentro del corpo. Per evitare la
caduta, i muscoli dovranno supplire a questa tensione con altre
contrazioni che la contrastino. E’ sufficiente che la testa sia spostata
di qualche millimetro che, per reazione, entrano in gioco una serie di
contrazioni muscolari (dal capo fino ai piedi) per compensare questo
squilibrio. Il problema è che la maggior parte degli atleti è incapace
di dire se tiene una spalla più alta dell’altra, quale è l’espressione
del proprio viso o se la tensione dei muscoli lunghi del dorso è
simmetrica sui due lai della colonna, di conseguenza se assume posture
errate non si rende conto di quanta energia sprechi nel corso della
giornata. Inoltre le posture suddette, a lungo andare, potrebbero
peggiorare i difetti della statica, condizionando lo scheletro fino a
modificarne la struttura.Per ritrovare naturalmente una posizione
corretta, occorre prendere coscienza di tutte le contrazioni eccessive
che irrigidiscono i muscoli inutilmente e, man mano che riusciamo ad
eliminarle, ritroveremo nei nostri movimenti la grazia e
l’instancabilità tipica dell’età infantile. In questo contesto, lo
Shiatsu opera su due livelli fondamentali:- i trattamenti inducono nel
corpo del ricevente un profondo stato di rilassamento che agevola la
consapevolezza delle contrazioni da parte dell’individuo;- l’operatore,
attraverso la tecnica delle due mani separate, agisce sui punti del
corpo che presentano un eccesso d’energia al fine di distribuirla
equamente alle altre parti che ne sono carenti. L’attenzione della
persona sarà rivolta alla percezione delle proprie contrazioni. Rendendo
consapevole il processo di rilascio delle tensioni, viene data la
possibilità al corpo di correggere il suo squilibrio e di aggiustarsi
naturalmente. Man mano che si sviluppa la coscienza della postura, si
può operare per riportare il corpo in un rapporto armonioso con se
stesso e con la gravità
La Fascia
Il 60% della massa corporea è
costituito dal sistema muscolo — scheletrico. C'è una continuità
strutturale e funzionale fra i tessuti, duri e molli, che costituiscono
la componente meccanica della macchina umana. Bisogna scoraggiare la
tendenza a considerare una lesione locale isolata dal resto e accrescere
la consapevolezza sulla natura interdipendente di questo raggruppamento
di tessuti. Il sistema muscolo — scheletrico è composto di muscoli,
legamenti, tendini, ossa e fascia (tessuto connettivo) ed è il
principale consumatore dell’energia corporea. Tessuto connettivo formato
da una sostanza “granulosa” simile a gel con una base fibrosa, la
fascia possiede flessibilità e allo stesso tempo grande forza. Essa si
trova fra ogni strato della muscolatura, attorno ad ogni organo e in
ogni cavità corporea. Avvolge il midollo, il cervello ed ogni osso e si
trova persino negli spazi intercellulari. La fascia esiste sotto forma
di tessuto continuo in tutti gli strati del corpo. Questo significa che
un’anomalia della fascia in un punto del corpo può avere un effetto
negativo su qualsiasi altra area.La fascia, quindi, influenza in modo
importante la postura e la funzione di ogni organo ed ogni sistema del
corpo. Nello Shiatsu la ripetizione ritmica di compressioni profonde dei
tessuti produce un effetto di stiramento — rilasciamento dei tessuti
connettivi e delle fasce: questo permette di regolarizzare le tensioni
meccaniche, alle quali la struttura altamente specializzata dell’atleta è
sottoposta. Ricerche effettuate in Cina hanno indicato che il flusso
dell’energia attraverso il meridiano viene condotto nel corpo tramite la
fascia, inoltre, studi scientifici sulle basi neurofisiologiche
dell’agopuntura dimostrano come la stimolazione meccanica dei punti di
agopuntura produca, anche attraverso la sola pressione, importanti
stimolazioni dei centri nervosi superiori, a livello della sostanza
reticolare, del talamo, dell’ipotalamo e addirittura di molti nuclei
sottocorticali. A questo meccanismo vanno probabilmente attribuiti i
numerosi e talvolta vistosi effetti di regolazione neurovegetativa che
si ottengono con la Shiatsuterapia.Ogni volta che si applica una
pressione su di un punto dell’agopuntura (tsubo) o allunghiamo un
braccio o una gamba, influenziamo direttamente la fascia.
VALORI PSICHICI
Corpo e mente non sono due mondi
separati, ma sono due parti, in continua influenza reciproca, di un
tutt’uno: l’uomo, nella sua unità somato — psichica. In ambito medico è
ormai largamente condivisa l’idea che il benessere fisico abbia una sua
influenza su sentimenti ed emozioni e che a loro volta questi ultimi
abbiano una certa ripercussione sul corpo (PNEI).Le emozioni e gli stati
psichici , pur non organizzandosi in vere e proprie malattie, si
esprimono attraverso il corpo, coinvolgono il sistema nervoso autonomo e
forniscono una risposta vegetativa a situazioni di disagio psichico o
di stress.Quando un individuo sente di essere in pericolo, vero o
immaginario, tutto l’organismo ne è coinvolto e per proteggersi dal
pericolo attiva il meccanismo omeostatico. Un quadro di stress cronico
in tutto l’organismo produrrà a lungo andare contrazioni muscolari che a
loro volta, se prolungate, avranno serie conseguenze, ad esempio sul
sistema cardiovascolare. Persino una semplice contrazione muscolare del
braccio, se prolungata, farà alzare la pressione del sangue da 10 mm. a
20 mm Hg. Tutte le alterazioni emozionali si rispecchiano in altrettante
alterazioni muscolari. Atteggiamenti emozionali, come la rabbia o la
paura, e stati d’animo, come l’eccitamento o la depressione, producono
atteggiamenti muscolari caratteristici. La somatizzazione di un’emozione
o di uno stato psicologico generalmente ha una durata di tempo
limitata, cessa con il cessare dell’elemento scatenante e non presuppone
una lesione d’organo. Se tale somatizzazione permane al cessare
dell’elemento scatenante determina un uso costante e non necessario di
energia che con il tempo viene sottratta alle funzioni vitali del
corpo.Per avere una buona performance sportiva è fondamentale che
l’apparato muscolo — scheletrico — psichico dell’atleta siano in
equilibrio e al massimo dell’efficienza, al fine di poter attingere
(soprattutto al momento della gara) a tutte le risorse energetiche a
disposizione. Un operatore Shiatsu, soprattutto attraverso il metodo di
Masunaga (meridiani come funzioni vitali a cui associare differenti
stati psichici), sa benissimo che, nel momento in cui porta la pressione
in una determinato zona corporea, il punto energetico non è solo legato
ai muscoli sottostanti ma fa riferimento ad una condizione psicologica
particolare e di conseguenza ad un’emozione ben precisa: il riequilibrio
avviene sia a livello fisico che psichico.I trattamenti Shiatsu
permettono di ridurre il livello d’ansia e le paure pre - gara
dell’atleta consentendogli un maggiore controllo psicofisico dei suoi
mezzi durante competizione. Si potranno così evitare livelli di elevata
tensione, principali cause di dispendi irregolari di energie (tali da
causare stati depressivi) e di diminuzione del grado di concentrazione
dello sportivo. Inoltre, lo Shiatsu, consentendo un più veloce recupero
psicofisico in fase post - gara, permette di controllare e quindi
diminuire i momenti depressivi conseguenti ad un insuccesso e quelli di
sproporzionata euforia in caso di vittoria, stati psichici che, se
protratti possono nuocere progressivamente al rendimento individuale
dell’atleta (soprattutto per atleti che sono sottoposti ad impegni
ravvicinati). 1.3.1. La ConcentrazioneStato mentale in cui la mente usa
la maggior parte delle sue abilita’ nell’assolvere un compito
determinato, il livello di concentrazione è un fattore determinante in
uno sportivo in quanto permette di effettuare rapidamente scelte
tattiche appropriate. Quando la mente è concentrata su qualcosa, gli
altri stimoli vengono ignorati in proporzione all’intensità della
concentrazione stessa tanto che emozioni troppo intense e dolori
muscolari possono distogliere o monopolizzare l’attenzione dell’atleta
sottraendola alla concentrazione necessaria per lo svolgimento della
gara e alle capacita’ tattiche.L’obiettivo complessivo dell’atleta,
soprattutto in campo agonistico, è di realizzare la prestazione in modo
ottimale (nel breve, medio e lungo periodo), attraverso
un’organizzazione di un piano di impiego delle sue risorse, tecniche ed
energetiche, in funzione dell’ambiente e dell’avversario.Sia in
discipline sportive individuali che di squadra, la scelta tattica può
risultare fluttuante e complessa: numerose decisioni devono essere prese
in lassi di tempo ridotti ed é quindi necessario che il livello di
concentrazione dell’atleta rimanga elevato. Dopo un trattamento Shiatsu
l’atleta, anche a distanza di ore, si sente più leggero, maggiormente
equilibrato e prova un piacevole senso di calma, condizione che gli
permette di essere più lucido mentalmente e di concentrare tutta
l’attenzione allo svolgimento della gara. Questo, inoltre, permette
all’atleta di evitare tutti quegli infortuni o incidenti dovuti a
disattenzione.
Per rilevare come il trattamento
Shiatsu agisce sui fattori chiave caratterizzanti la prestazione
sportiva, è interessante considerare e analizzare le risposte date dagli
atleti alla domanda n. 13 “In seguito ai trattamenti...”.
La quasi totalità degli atleti trattati ha
riscontrato un netto miglioramento soprattutto nelle capacità di
rilassamento e di concentrazione (rispettivamente 76,7 %, 80 %). Questi
risultati incidono direttamente sulle performances sportive (aumentate
nel 70,3% dei casi): una migliore capacità di rilassamento consente
infatti sia di evitare un iper tono muscolare (in fase di preparazione
alla gara) sia di recuperare più velocemente lo stress psicofisico
seguente la competizione. Inoltre, un aspetto particolarmente positivo è
dato dal fatto che l’elevato grado di concentrazione è stato
riscontrato soprattutto da atleti praticanti discipline sportive di
lunga durata (pallavolo, pallanuoto...), conferendogli una maggior
costanza e linearità nel valutare la situazione tattica durante lo
sforzo agonistico.Per quanto riguarda il grado di scioltezza, il 43%
degli intervistati ha rilevato un miglioramento, mentre il 37,7 % non ha
riscontrato variazioni significative. Atleti praticanti attività
sportive come il calcio, la pallavolo, la pallacanestro e la pallanuoto,
hanno riscontrato che la maggior scioltezza acquisita si è
concretizzata in un aumento delle performances sportive (maggior potenza
nei colpi) e soprattutto in una diminuzione di traumi e infortuni
muscolari (contratture, stiramenti, distorsioni) ai quali erano
frequentemente soggetti. Gli intervistati che hanno rilevato un grado di
scioltezza costante, sono coloro che hanno praticato in passato la
ginnastica ritmica, artistica e la danza, attività sportive le quali
necessitano di una scioltezza articolare di base assai elevata.I
trattamenti hanno avuto risultati positivi anche per quanto riguarda il
grado “d’ansietà” che è diminuito per il 63% dei soggetti e ne è rimasto
invariato per il 37%. La maggior tranquillità e lucidità dovute alla
diminuzione degli stati ansiosi, ha conferito agli atleti un elevato
grado di concentrazione ed un maggior controllo dei propri mezzi psico -
fisici, aumentandone la prestazione durante la gara. Tuttavia,
l’ansietà è una caratteristica che si differenzia a seconda
dell’individuo: atleti di per sé meno ansiosi non hanno riscontrato
miglioramenti significativi in tale parametro, mentre soggetti
apprensivi e agitati di natura ne hanno rilevato una netta
diminuzione.Considerando il parametro “sopportazione al dolore”, le
risposte degli atleti evidenziano un miglioramento nel 60% dei casi, e
una situazione invariata per il 20% degli sportivi (il restante 20% non
ha saputo rispondere). L’equilibrio delle ultime risposte è dovuto da
due fattori: da un lato, la difficoltà nel saper valutare correttamente
tale parametro da parte dei riceventi; dall’altro, è evidente che il
numero e la frequenza dei trattamenti influisce positivamente
nell’aumentare la soglia di sopportazione al dolore. Inoltre, è
importante rilevare che anche durante lo svolgimento di una singola
seduta, le pressioni da me attuate divenivano progressivamente più
profonde e intense, esercitando con più facilità anche nelle zone
particolarmente sensibili al dolore. Di conseguenza, perché un ciclo di
trattamenti agisca significativamente sulla percezione del dolore da
parte dell’atleta, sono necessarie un minimo di sei sedute effettuate a
breve distanza l’una dall’altra.Occorre comunque distinguere tra
soggetti praticanti attività agonistiche, che presentano una più elevata
sopportazione al dolore in quanto più abituati a situazioni di
sofferenza, ed atleti amatoriali, per i quali gli allenamenti sono mento
intensi e stancanti: per influire sulla soglia del dolore è necessario
un numero maggiore di sedute per i primi rispetto ai secondi. Il 60%
degli intervistati ha inoltre affermato che i trattamenti Shiatsu hanno
influito a migliorare la propria percezione corporea, agendo
positivamente sulla postura degli stessi. Sebbene i riceventi fossero
tutti atleti agonisti, essi presentavano delle carenze a livello di
conoscenza personale del proprio corpo, elemento che si traduceva in una
bassa percezione di atteggiamenti viziati, alcuni dei quali causati
dalla stessa attività sportiva (spalle curve dei pallavolisti;
l’appoggio del peso corporeo sempre sullo stesso lato, anche in momenti
di riposo, per i tennisti; un atteggiamento di iperlordosi per le
praticanti di aerobica, cifosi per cestisti e motociclisti…). Attraverso
le pressioni e gli stiramenti, si riporta una corretta postura nella
persona e l’effetto congiunto del rilassamento profondo — percezione
corporea consente di fissare i cambiamenti. “ ...riesco ad avere le
spalle più aperte”, “in condizioni di riposo riesco a percepire
maggiormente il rilassamento dei muscoli”, “posizione più eretta del
dorso”...., queste sono alcune delle testimonianze date dagli atleti che
hanno riscontrato un effettivo cambiamento nella postura (40%). La
quasi totalità degli atleti (28 su 30) sottoposti a trattamenti Shiatsu
ha raggiunto un elevato grado di rilassamento profondo tale da indurre
stati alterati di coscienza [1], rivelando che il ricevente non si trovi
in una fase di sonno, nella quale si perderebbe coscienza di ciò che
sta facendo l’operatore. Le immagini e le sensazioni emotive indicate
dagli atleti confermano il raggiungimento dello stato alterato di
coscienza. Due delle sensazioni riportate nel questionario rappresentano
stadi successivi nella percezione dello stato di rilassamento: la prima
sensazione, riscontrata dal 16,7% degli atleti, è un senso di
pesantezza attraverso il quale si percepisce in tutto il corpo
l’attrazione terrestre, come se la terra fosse una gigantesca calamita
che lo attira; la seconda sensazione è quella in cui si il corpo diventa
leggerissimo tanto da sentirsi galleggiare fuori di esso, è stata
provata dal 33.3% degli sportivi. Escludendo queste due sensazioni, il
93.4 % degli intervistati ha visualizzato immagini o percepito
sensazioni particolari come ad esempio: “Sono sott’acqua, come mi è
capitato tante volte di finire durante una gara, ma stranamente respiro
l’acqua come se fosse aria.”; oppure “Ho la sensazione di fluttuare in
un liquido, il mio corpo gira su sé stesso. Non mi rendo più conto dove
sia l’alto o il basso, non ho più punti di riferimento”; e ancora “Ho
come la sensazione di ritornare nel grembo materno”.In ogni caso, lo
Shiatsuka non è uno psicologo e non è suo compito l’analisi delle
emozioni e delle visualizzazioni mentali avute dai soggetti, sebbene le
loro risposte aiutino indirettamente l’operatore nel completare la sua
diagnosi su ogni singolo individuo.
CONCLUSIONI
VANTAGGI E LIMITI DELLO
SHIATSU NELLO SPORT
Secondo le risposte date dai 30 atleti, sottoposti
ai trattamenti, i principali vantaggi dello Shiatsu nello sport possono
essere sintetizzati come segue: - Tutti gli atleti, indipendentemente
dallo sport praticato (20% pallavolo e pallacanestro, 16.7% calcio,
13.3% tennis e aerobica, 10% motocross), riferiscono invariabilmente un
effetto potente di defaticamento e la sensazione di avere a disposizione
molta più energia del solito.- Lo Shiatsu aiuta a recuperare più
facilmente le energie anche dopo gare estremamente dure: durante la
seduta avviene infatti un cambiamento visibile dell’espressione e dello
stato energetico anche perché l’atleta si rilassa, lascia uscire le
tensioni, respira in modo lento e profondo e non pensa alla gara, ma
solo al proprio corpo e alla propria energia. - Lo Shiatsu è utile
all’atleta indipendentemente dalla disciplina sportiva da lui praticata.
Questo perché i risultati delle stimolazioni hanno avuto sugli
intervistati effetti diretti come un aumento del flusso respiratorio più
ampio e profondo, un aumento del rendimento atletico con sensazioni di
maggiore scioltezza, un aumento della concentrazione e una gradevole
sensazione di rilassamento durante la pratica Shiatsu. Lo Shiatsu agisce
congiuntamente sul corpo — mente — spirito dello sportivo, e non solo a
livello fisico.- Gli sportivi, soprattutto quelli agonisti, hanno
rivelato una bassa percezione corporea, sebbene il corpo costituisca la
parte più curata negli allenamenti. Il trattamento Shiatsu potrebbe
quindi rappresentare un valido supporto agli attuali esercizi di
stretching in quanto consente di raggiungere un profondo stato di
rilassamento e di percezione corporea.- Dalle risposte degli
intervistati si è potuto inoltre evidenziare una difficoltà al
rilassamento da parte degli atleti, limite che ostacola il
raggiungimento di adeguato livello di concentrazione (sia prima che
durante la gara). Tuttavia, tra gli atleti che provengono dalla
ginnastica (artistica e ritmica) e dalla danza ho potuto riscontrare una
maggiore propensione e facilità al rilassamento globale (fisico —
psichico): i movimenti fluidi di tali discipline sono il risultato di un
giusto equilibrio tra contrazione e rilassamento, mentre in altri sport
si dà maggiore importanza alla prima a discapito del secondo. - La
frequenza ed il numero dei trattamenti effettuati sugli sportivi
influenza positivamente il rendimento e di conseguenza il risultato
sportivo degli atleti stessi. Dalle schede d’intervista si può notare
che coloro che hanno avuto difficoltà nel rispondere o hanno riportato
dei risultati invariati, si sono avvicinati tardi allo Shiatsu e si sono
sottoposti quindi a un minor numero di sedute. Con l’aumentare del
numero dei trattamenti, sono gli atleti stessi a domandare una frequenza
più elevata delle sedute, soprattutto in vicinanza delle competizioni.-
L’intervento immediato del trattamento Shiatsu su piccoli traumi,
contratture o distorsioni permette di non interrompere l’allenamento e
di non vanificare, quindi, la preparazione atletica dello sportivo
(questo è dovuto al fatto che le pressioni statiche dello Shiatsu non
inducono e non accentuano stati infiammatori dei tessuti).- Con lo
Shiatsu l’atleta riscopre la piena espressione delle proprie risorse
vitali.Nonostante questi vantaggi, lo Shiatsu presenta alcuni limiti:-
Di tempo: soprattutto per gli atleti non professionisti, è difficile
ritagliare uno spazio di tempo adeguato al trattamento Shiatsu durante
la giornata. Il lavoro, la vita familiare, gli allenamenti diminuiscono
il tempo a disposizione che l’individuo può dedicare alla propria cura
psicofisica (cosa che accade più facilmente in caso di malattia o
traumi).- Di luogo: perché da un trattamento Shiatsu si possa ottenere
il massimo del risultato (concentrazione, rilassamento, percezione...) è
necessario che venga svolto in un luogo tranquillo e lontano da
eventuali distrazioni per il ricevente. Può essere svolto anche nelle
palestre purché esse presentino delle sale adeguate a tal fine.- Di
professionalità: affinché lo Shiatsu sia messo in pratica in modo
corretto, è necessario rivolgersi ad un professionista specializzato che
si sia diplomato presso una delle scuole associate alla Federazione
Nazionale Shiatsu. Questo può implicare che il costo dei singoli
trattamenti (parcella di un professionista) influisca negativamente
sulla scelta da parte degli atleti (soprattutto quelli non
professionisti), inducendoli a ridurre progressivamente sia la frequenza
che il numero totale delle sedute.
TENDENZE E CONCLUSIONI
Lo Shiatsu sta entrando sempre di
più nel linguaggio comune della gente e non sono pochi i personaggi
pubblici della politica, cultura, sport e spettacolo che dichiarino di
ricevere Lo Shiatsu rappresenta una forma di comunicazione fisica ma
anche energetica e meditativa che fa avvicinare gli individui alle leggi
di natura che governano dentro di loro le proprie forze fisiche,
energetiche e mentali, predisponendoli così ad avere una loro eventuale
ricerca spirituale. L’attenzione dell’operatore verso il ricevente, la
durata del trattamento, l’ascolto della risposta alla pressione, la
ritmicità del trattamento, la ricerca del “qui ed ora pressorio”, ma
soprattutto le caratteristiche fondamentali dello Shiatsu (la pressione
perpendicolare e il mantenimento dell’azione pressoria), sono tutte
particolarità assolutamente uniche che rendono questa disciplina un
trattamento autonomo da qualsiasi forma di sostegno manuale. Da un punto
di vista sociologico, per il rapporto non verbale che si instaura tra
operatore e ricevente, è una rivoluzione rispetto al tradizionale
massaggio e una vera e propria novità nel campo del rapporto tra le
persone. Con lo Shiatsu l’obiettivo da centrare è quello di migliorare
la performance, intesa come miglioramento globale della qualità di vita
realtà oggettiva che permette ad ogni individuo di esprimere al massimo
le proprie potenzialità e nel caso degli atleti di poter dare il meglio
di sé stessi nel momento della competizione agonistica.
di Roberta Boni
(Laureata in Scienze Motorie ed Operatrice Shiatsu)
http://www.nonsoloshiatsu.it
BIBLIOGRAFIA
Andreana Spinola: “Shiatsu, una grande arte per la salute”.
Articolo di Shiatsu News — luglio ’98.
Roberta Boni: “Appunti del I, II, III, IV, V, e VI livello di Shiatsu”. Corsi di Shiatsu della scuola “Daniele Giorcelli”.
Douglas Gattini: “Le
caratteristiche della pressione Shiatsu e la sua rispondenza alle leggi
della natura”.Articolo di Shiatsu News — luglio ’96
Fabio Zagato: “Elementi di Shiatsu”. La circolazione e l’equilibrio dell’energia vitale. (RED edizioni)
Francesco Casaretti: “Il Tao e il piacere dello Shiatsu”. Articolo di Shiatsu News — luglio ’98.
Franco Bottalo: “Lo Shiatsu”. Il risveglio dell’energia di guarigione.(Xenia)
John E. Kane: “Nuovi orientamenti
nella Psicodiagnosi nello Sport: problemi e prospetti”. Atti del
Convegno Internazionale di Psicologia dello Sport, Roma 4-6 ottobre
1982.
Klaus Metzner: “Shiatsu”. Favorire la circolazione dell’energia vitale. (RED edizioni)
Leon Chaitow: “Massoterapia Neuromuscolare”. Tecnica osteopatica per il trattamento dei tessuti molli. (RED edizioni)
Masunaga & Ohashi: “ZEN SHIATSU”. La terapia Shiatsu secondo i principi dello zen. (Mediterranee)
Ohashi: “Le tecniche corporee di Ohashi”. Oltre lo Shiatsu con il metodo OhaShiatsu. (Il Castello)
S. Santoni —W. Ohashi: “Olo Shiatsu”. Tecniche di manipolazione per il riequilibrio energetico dell’organismo. (Armenia)
Saul Goodman: “Shiatsu Shin Tai”. L’evoluzione e la sintesi della tecnica tradizionale di lavoro sul corpo. (Edimons)
Saul Goodman: “Il libro dello Shiatsu”. Guida pratica al massaggio(Macro edizioni)
Shizuto Masunaga: “Esercizi zen per immagini”. Esercizi dei meridiani per una vita sana. (Mediterranee)
Tadeusz Ulatowski: “La teoria dell’allenamento sportivo”.- Scuola dello Sport del CONI
Ted J. Kaptchuk: “Medicina Cinese, fondamenti e metodo”. La tela che non ha tessitore. (RED edizioni)
Toru Namikoshi: “Il libro completo dello Shiatsu”. La terapia completa di pressione digitale. (Mediterranee)