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mercoledì 10 luglio 2013

La stitichezza

La stitichezza o stipsi può essere dovuta a molteplici cause, infatti di solito è indicata come sintomo da ricondurre sempre a un disturbo su cui è bene indagare. Esistono test come la manometria anorettale, la defecografia, le metodiche neurofisiologiche. 

A livello emotivo la stitichezza è ricollegabile a una tensione che spinge a trattenere sempre e comunque emozioni. Alcuni psicoterapeuti rimandano sia questo disturbo che il suo opposto, la diarrea, al rapporto con la madre.

La stitichezza può essere riconducibile a fattori ormonali (ipotiroidismo), gastrointestinali, o può esser data dall'azione di alcuni farmaci. Si dice idiopatica la stipsi che non è collegabile a nessuno di questi fattori. La stipsi idiopatica può derivare da un colon che non riesce a spingere la massa fecale e rallenta il transito. 
Di solito si va proprio a studiare il tempo del transito intestinale in coloro che accusano rallentamento del cammino del materiale fecale. 



Rimedi naturali

Alimentazione

Occorre incrementare l'apporto di fibre (verdura cotta e cruda, cereali, crusca, pane integrale, carote e sedano) e liquidi (acqua soprattutto a digiuno). Il bicchiere d'acqua tiepida al mattino prima di colazione è un toccasana: potete aggiungere qualche goccia di limone e due cucchiaini di olio di lino. Dopo 20 minuti potreste assumere un kiwi. Privilegiare semi germogliati, albicocche, ananas, pompelmi, banane, prugne.
Un aiuto notevole viene dato anche da specifici fermenti lattici probiotici.


Fitoterapia

Preparate alla sera un infuso di malva, cicoria, rabarbaro e tiglio. Se la stitichezza si accompagna a meteorismo potete ricorrere a Raphanus sativus niger, nella forma di estratto fluido, 20 gocce, due volte al giorno, circa 20 minuti prima dei pasti. Anche l'estratto fluido di Fumaria officinalis viene usato per la stipsi. Nei casi di stitichezza legati a un regime dimagrante si usa l'estratto fluido di liquirizia. In casi di ansia o irritabilità L'Escholtzia californica è molto utile.


Fiori di Bach

La floriterapia è utile anche nel caso di questo disturbo che è legato molto alla disposizione a sciogliere situazioni, ammorbidire, slegare. Tra i rimedi di Edward Bach lavorano in questo senso Rock Water, Crab Apple, Hornbeam.


Medicina tradizionale cinese

In medicina tradizionale cinese la stitichezza si deve a Calore, stasi del Qi del fegato, deficit di Milza e Stomaco e dal Freddo. Lo scopo della terapia generale è quello di disperdere Calore e Freddo e tonificare il Qi degli organi chiamati in causa. Anche la fitoterapia cinese può aiutare, la formula di riferimento in caso di stitichezza è Ma Zi Ren Wan.


Olii essenziali

Sulla stitichezza agiscono positivamente tutti quegli olii essenziali estratti da piante aromatiche come menta piperita, finocchio. L'olio di semi di lino riattiva il transito intestinale e accende il metabolismo. Utili anche l'olio di borragine e l'olio di ribes nero.



Omeopatia

In omeopatia i rimedi adottati più di frequente per la stitichezza sono molteplici e dipendono dal tipo di stipsi. Se si tratta di stitichezza senza stimolo, se con evacuazione insoddisfacente, se difficoltosa, se legata a condizioni particolari (in viaggio o per ragioni ambientali). Ad ogni modo è necessario individuare il trattamento omeopatico di fondo: Graphites, Lycopodium, Silicea.


Esercizi

L'attività fisica per chi soffre di stitichezza è fondamentale. Mettere in moto significa anche rimettersi in moto a livello globale. Anche solo 20 minuti di camminata sono ottimi. La respirazione guidata è già un perfetto massaggio viscerale. Come tecnica di autoterapia, potete praticare l'automassaggio addominale. Prendete anche confidenza con il movimento del pavimento pelvico attraverso esercizi di consapevolezza corporea.


http://www.cure-naturali.it

giovedì 4 luglio 2013

Lombosciatalgia: rimedi omepatici e fitoterapici



La lombosciatalgia è una manifestazione dolorosa che interessa la regione lombare irradiandosi negli arti inferiori lungo la distribuzione del nervo sciatico. Ha origine multifattoriale. La contrattura è molto intensa e i dolori spesso sono intollerabili persino ai minimi movimenti (starnuti, tosse, alzarsi, sedersi...), l'arto inferiore può essere sede di formicolii. La regione lombare è oggetto di pressione e tensione.

L'omeopatia consiglia per il trattamento della lombosciatalgia:

I granuli vanno assunti lontano dai pasti (10-15 minuti prima o 2-3 ore dopo), da lasciar sciogliere in bocca dato che l'assorbimento sublinguale è fondamentale per l'efficacia del rimedio.
Arnica montana: indicato nei casi di artrite poet-traumatica, sforzo fisico, traumatismi in generale, lombosciatalgia da sforzo caratterizzati da senso di contusione, rigidità dolorosa, contrattura, edema. La sintomatologia migliora con il riposo e peggiora con il minimo contatto e con il movimento.
Arnica montana 9CH 2-3 granuli ogni 3 ore
Rhus toxicodendron: indicato nei casi di dolori muscolari, lombosciatalgie da sforzo, artrosi, distorsioni, lussazioni, periartrite acapolo-omerale caratterizzati da rigidità articolare dolorosa e bisogno di movimento. La sintomatologia peggiora con l'immobilità ed il movimento iniziale, con l'umidità e di notte; migliora con il movimento continuo: il dolore persiste all'inizio del movimento, poi scompare gradualmente man mano che gli arti si sgranchiscono e ricompare in seguito all'affaticamento. Il caldo induce miglioramento.
Rhus toxicodendron 7CH 2-3 granuli due volte al giorno
Bryonia alba: indicato nei casi di artrite acuta, lombosciatalgia, versamento articolare, distorsione dovuta ad un' esposizione al freddo umido o dopo trauma. L'articolazione appare calda, arrossata, tumefatta, con dolore acuto e molto forte, lancinante e costante. Vi è la ricerca dell'immobilità assoluta; la sintomatologia migliora con le applicazioni calde e con la forte pressione locale e peggiora di molto con il movimento. Segno concomitante tipico è la secchezza delle mucose, sete intensa e sudorazione dall'odore acre che arreca sollievo al malato.
Bryonia alba 7CH 2-3 granuli tre volte al giorno


(Viene qui di seguito indicata la forma farmaceutica che riteniamo più efficace e risolutiva per la patologia in questione; consultando la monografia puoi comunque scegliere la forma di somministrazione che più preferisci)
Artiglio del diavolo E.S. titolato in glicoiridoidi min 1.2% 600-1000mg/die da assumere a stomaco pieno
Boswellia E.S. titolato in acidi boswellici al 4% 450-600mg/die a stomaco pieno

Alcune sostanze nutritive sono molto importanti per mantenere la colonna vertebrale in buona salute. Le proteine sono necessarie ai tessuti di sostegno, ma quelle di origine animale contengono acido urico ed è meglio evitarle sino a completa guarigione. Altri alimenti ricchi di proteine sono la soia e la combinazione di cereali e legumi. Il complesso B, soprattutto la niacina (carni rosse, pesce e pollame), è necessario per dare forza ai tessuti nervosi. Le vitamine C (spinaci, carote, cavolo a foglia, prezzemolo, broccoli e peperoni) e D (pesce azzurro, fegato, tuorlo d'uovo), insieme al calcio (latte, formaggi, yogurt e altri latticini, salmone, verdure a foglia verde e tofu) sono importanti per lo sviluppo e il mantenimento delle ossa e delle funzioni nervose.

Fonti bibliografiche:
  • M.Boiron-A. Payre-Ficot  Omeopatia il manuale per il farmacista Ed Tecniche nuove
  • B. Brigo Nature medicatrix Ed Tecniche nuove
  • D. Dermaque-J.Jouanny-B.Poitevin-V.Saint Jean Farmacologia e materia medica omeopatica Ed Tecniche nuove
  • M. Tetau La materia medica omeopatica clinica e associazioni bioterapiche
  • Corso di omeopatia e medicina naturale C.I.S.D.O.
  • G.J. Kirschmann e J.D. Kirschmann Almanacco della nutrizione Ed. Alfa omega 
     http://www.farmaciadimuria.it