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domenica 2 maggio 2010

IPERLORDOSI e IPERCIFOSI: conseguenze posturali

L’iperlordosi lombare comporta:
- lo “spanciamento” e quindi la lassità del retto addominale
- una tensione eccessiva del muscolo Ileo Psoas (che unisce le vertebre lombari con il piccolo trocantere della coscia)
- probabile compenso sul tratto dorsale con conseguente aumento della cifosi
- probabile compenso sul tratto cervicale con conseguente aumento della lordosi cervicale
- ginocchio iperesteso
- piede tendenzialmente piatto
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L’ipercifosi comporta:
- chiusura della gabbia toracica con conseguente difetto di respirazione a causa della retrazione che si viene a creare ai danni del muscolo Diaframma
- ginocchi ipoesteso con conseguente carico eccessivo ai danno dei legamenti del ginocchio
- deficit muscolare dei muscoli del polpaccio, bicipite femorale, gluteo e del tratto lombare
- appoggio del piede scorretto

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Da quanto detto si evince che il trattamento di questi paramorfismi vanno trattati globalmente e non intervenendo sul singolo distretto muscolare in quanto è necessario annullare tutti gli eventuali compensi che si potrebbero venire a creare.

2 commenti:

  1. ciao sono pierfrancesco,grz per la risposta sull'ileopsoas.. sai miè capitata una situazione: un amico fisioterapista sapendo che io lavoro con shiatsu namikoshi un giorno mi ha voluto portare con se al campo sportivo,per trattare un atleta operato mesi prima al ginocchio,si è rotto i legamenti crociati..arrivati sul posto abbiamo messo il ragazzo sul lettino e ho ovviamente aveva l'articolazione dell'anca, del ginocchio operato, bloccata..forse il mio amico voleva un pò burlarsi di me..in quanto lui fisioterapista non vede di buon occhio il lavoro "semplice dello shiatsu namikoshi"...mi dice di fargli un lavoro in scarico sull'arto inferiore e poi ripetere i test muscolari o di motilità dell'anca.A questo punto mi sono trovato in difficoltà perchè per me non esiste un lavoro di scarico concentrato sull'arto inferiore ma altresi un lavoro diciamo così più globale più olistico..cmq siccome credo in quello che faccio mi sono limitato soltanto a fargli un lavoro sulla lombare e sull'arto interessato..ti parlo di digitopressione sul tratto lombare della linea omolaterale all'arto operato,regione femorale anteriore,mediale sugli adduttori,laterale sul tratto ileo-tibiale,sopra e sotto patellare,tibiale anteriore,peronieri ecc ecc...successivamente lo girato e l'ho trattato sulla regione femorale posteriore lungo il decorso del nervo ischiatico,zona poplitea...e gamba fino al lavoro sulla caviglia e sulla pianta del piede,più o meno secondo la metodologia namikoshi..ho fatto circa 5 passaggi a linea,ritmo lento,avrò impiegato in tutto una ventina di minuti forse anche qualche minuto di meno.Finito il mio lavoro il mio amico mi dice:ok allora vediamo che hai combinato ora!!! ridispone il paziente supino con arti estesi e ripete dei semplici test muscolari..non ci credevo sinceramente che con quel poco lavoro i risultati sarebbero stati così validi!!! ebbene il ragazzo intraruotava ed extraruotava l'anca in maniera molto ma molto migliore!!!insomma in quel breve tempo parliamo di appena 20 minuti l'individuo aveva una motilità dell'anca molto migliore..il mio amico nel momento non ha detto nulla e quando siamo andati via non commentava,non parlava..in macchina gli chiedo cosa avesse se avevo fatto qualcosa che non andava e lui mi ha risposto che era rimasto male!!!non si capacitava come mai in quel così poco tempo a disposizione e con quelle manovre semplicissime ero riuscito a ridare mobilità a quell'anca completamente bloccata o quasi!!!Mi disse meravigliato che in pratica ora quel ragazzo poteva benissimo allenarsi senza problemi grazie al mio lavoro!! io manco a dirlo ero contentissimo..mi disse che lui avrebbe dovuto procedere secondo altri criteri lavorare per circa un ora e con tutt'altre manovre per ottenere i stessi risultati positivi!! ti parlo di un terapista che da circa 10 anni lavora presso un centro fisioterapico,non uno sprovveduto.Siccome te ami lo shiatsu ti ho voluto raccontare questa cosa..forse i fisioterapisti che sono abituati a intervenire quando c'è la disfunzione e a lavorare sul distretto rimangono meravigliati dal lavoro che invece considera la disfunzione come appartenente a tutto il corpo, ma il corpo è un tutt'uno basti pensare al tessuto connettivo che lo lega senza continuità alcuna!!! penso alle fasce ma non solo..il fatto di lavorare e stimolare "percorsi"neuro-vascolari non fa altro che aiutare il corpo a ripristinare una giusta omeostasi generale..parlo di metabolismo,atto a ripristinare una condizione corporea ideale.Allora mi sto chiedendo ultimamente(e vengo al dunque della mia questione)se effettivamente quelle digito pressioni lungo le catene anteriori laterali posteriori e mediali agisce in maniera positiva sul rilascio delle tensioni miofasciali..forse tu puoi illuminarmi un pochino al riguardo.Ciao cordiali saluti da pierfrancesco e buone feste.

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  2. Ciao Pierfrancesco, per quel che mi compete, la risposta è sì!
    Vedrai che non finirai mai di stupirti degli effetti benefici che può avere lo shiatsu sia a livello energetico che fisico e ricorda che l'efficacia dei trattamenti è legata oltre che alla tecnica anche alla passione e al "cuore" che metti mentre operi.

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