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giovedì 20 maggio 2010

Perdere la voce per colpa della postura

Frederick Matthias Alexander (il famoso inventore del “metodo Alexander”) dopo anni di studi e sacrifici era finalmente diventato un attore conosciuto e apprezzato, ma, ad un certo punto della sua carriera, gli accadde che durante una serie di rappresentazioni la sua voce divenne prima rauca e poi scomparve del tutto.
Si rivolse a vari medici i quali non seppero mai dare una spiegazione plausibile e gli consigliarono prima degli spray e poi addirittura di “provare” ad operarsi.
Spaventato da questa soluzione drastica senza alcuna certezza, Alexander decise di pensarci bene prima di prendere una decisione.
Durante la pausa forzata dai teatri notò che la voce gli ritornò mentre come iniziò a ritornare sul palco la voce misteriosamente tendeva a calare.
Decise quindi di osservarsi tramite degli specchi che posizionò intorno a lui perché intuì che questo suo problema poteva essere legato alla postura particolare che assumeva quando recitava e che era diversa da quella che aveva quando parlava normalmente.
Infatti notò che mente inspirava la tensione della recitazione lo portava a sollevare contemporaneamente il torace nello stesso momento in cui spingeva la testa all’indietro e all’ingiù e in questo modo schiacciava la laringe e sollevando il torace interferiva nell’equilibrio della testa; inoltre accorciava la spina dorsale e restringeva la schiena disturbando così anche la respirazione, per non parlare dell’irrigidimento dei glutei e delle gambe e della pressione sui piedi.
Studiò quindi il modo di evitare questi meccanismi mentali che lo portavano ad assumere questo atteggiamento posturale e con il tempo risolse da solo il suo problema senza alcun farmaco in quanto il problema nasceva da cause “meccaniche” causate dalla tensione che faceva perdere il controllo del corpo.
Da quanto detto si comprendono due cose importanti:
1) la psiche influenza la postura
2) la postura non corretta determina tensioni che a loro volta causano altri effetti negativi
Ed è questo il motivo per cui l’approccio sulla problematica deve essere sempre “globale” in quanto non ha senso risolvere il problema causato da uno squilibrio senza aver individuato e risolto prima lo squilibrio stesso.



tag: allungamento muscolare, sport, retrazioni, donato giannuzzi, traumi, postura, ginnastica

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