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giovedì 17 giugno 2010

La postura … questa sconosciuta

Nella società odierna sempre più spesso si sente parlare di postura in relazione alla grande importanza assunta dall´analisi ergonomica delle diverse professioni e delle svariate posizioni assunte dal corpo nella quotidianità. E questo perché spesso le persone, soprattutto le più giovani, incorrono in patologie rachidee a causa di atteggiamenti posturali errati.
Ma cosa è in realtà la postura?

E´ il modo in cui una persona sta in piedi, si muove, si relaziona con il mondo esterno, vive. Dipende dai meccanismi di controllo motorio del sistema nervoso centrale e periferico, e dalle condizioni dell´apparato muscolare, scheletrico, articolare e tendineo.
E´ alla base delle abilità atletiche e del gesto sportivo, perché solo una corretta postura può permettere la rapida attivazione motoria senza che vi siano traumi.
La postura corretta è quella che consente la maggiore economia energetica e l´assenza di dolore; ma siccome dipende dai meccanismi nominati sopra, l´alterazione di uno di questi andrà a modificarla e, di conseguenza, si instaurerà uno schema patologico che avrà ripercussioni negative sulla vita di tutti i giorni.

Uno degli elementi,che con l´andare del tempo peggiorano la postura, è la retrazione muscolare; infatti con l´età, con la fatica, con il sommarsi sul tessuto muscolare di microtraumi o lesioni acute, con l´ipocinesia indotta da stili di vita che sempre meno concedono spazi al relax, al benessere, alla pratica di attività motorie, e per l´insorgenza di tensioni psichiche e stress, accade che i nostri muscoli si contraggono sempre di più diventando maggiormente corti, meno elastici e meno pronti all´azione.

Negli anziani questo fenomeno è evidentissimo, ma anche la maggior parte della popolazione adulta presenta il problema della retrazione muscolare.
Allora come fare per combatterlo?
Per riportare il soggetto ad una postura corretta bisognerebbe proporre degli esercizi di allungamento muscolare, che non si limitino ad agire sul singolo distretto, bensì che agiscano in maniera globale lavorando sulle catene muscolari. Questa tecnica di stretching è utile a tutti: ai soggetti sedentari, a quelle persone impegnate in attività che impongono una cattiva ergonomia, ai ragazzi che trascorrono molte ore sui banchi e sui libri, trasportando anche zaini pesanti, a coloro che soffrono di problemi circolatori, agli atleti professionisti come anche agli sportivi di ogni disciplina. Tra questi ultimi rientrano a pieno titolo gli appassionati degli sport di palestra e del cosiddetto home fitness, i quali, prima di ricercare tonicità, ipertrofia, dimagrimento e via dicendo, sarebbe auspicabile si sottoponessero ad un´attenta analisi posturale per capire quali sono i muscoli retratti e le articolazioni bloccate e soltanto dopo affrontare un lavoro in palestra il cui fine è unicamente quello di stare bene.
Infatti è bene sapere che le grandi masse muscolari, seppure discutibilmente belle dal punto di vista estetico, in realtà non sono per niente funzionali, perché scatenano delle forze compressive sui vari piani dello spazio generando una forza vettoriale dall´alto verso il basso, con conseguente alterazione delle curve fisiologiche della colonna e sovraccarico articolare.

A lato riportiamo una figura per dare l´idea di quale debba essere la postura ideale, cioè quella più armonica, equilibrata ed economica.


di Pietro Sini. Laureato in Scienze Motorie- Massofisioterapista- Tecnico Posturale Pancafit® Metodo Raggi®

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