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lunedì 4 aprile 2011

Rapporto "funzione" e "struttura"

Nella società odierna assume grande importanza l'analisi ergonomica delle diverse attività professionali, di studio ma anche delle posizioni assunte dal corpo durante il riposo. Questo perché spesso i soggetti, soprattutto i più giovani, incorrono in patologie rachidee paramorfiche e dismorfiche a causa di un atteggiamento posturale errato.
Busquet afferma che : "In uno schema fisiologico la funzione governa la struttura. In uno schema patologico la struttura governa la funzione".

Proprio una postura errata può causare una modificazione strutturale tale da determinare una iper o ipofunzionalità dei distretti muscolari.
La postura corretta e' quella che consente la maggior economia energetica e l'assenza di dolore.
L'uomo oscilla attorno al proprio asse di gravità per consentire il mantenimento dell'equilibrio;per potersi equilibrare l'uomo ha dei recettori meccanici,sensitivi interni ed esterni che permettono il mantenimento della postura. L'alterazione di uno dei meccanismi informazionali-emozionali andra' ad alterare la postura e l'equilibrio sullo schema Equilibrio- Economia-Assenza di Dolore, che diventerà a sua volta Squilibrio-Costo energetico-comparsa e stabilizzazione del Dolore, con ripercussioni negative sulla vita di tutti i giorni.
Per riportare una postura corretta si interviene con una tecnica di allungamento muscolare che, non agisce sul singolo distretto, bensì considera il corpo in un’ottica globale e lavora le catene muscolari identificate gia’ nel 1937 dalla fisioterapista Francoise Mezieres.
Questa tecnica è particolarmente indicata per i soggetti che conducono una vita sedentaria, che sono impegnati in un lavoro che impone una cattiva ergonomia ed una postura sovraccaricata (catene di montaggio, guida di automezzi, utilizzo di computer in maniera asimmetrica ecc.), che soffrono di problemi circolatori, sia a carico del sistema venoso che linfatico, ed è altresi indicato per gli atleti dilettanti e professionisti, poichè il piu' piccolo squilibrio posturale produce rischi da trauma (stiramenti,fratture, minor resistenza alla fatica, ecc.) o tensione anomale dei muscoli che, non potendo sostenere una spesa energetica alta si fibrotizzano,dando luogo a retrazioni muscolari,che andranno a produrre danni notevoli sulla performance.

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