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giovedì 28 aprile 2011

Problematiche visive e postura

Le problematiche visive sono in grado di comportare disturbi posturali. 
Diversi studi hanno dimostrato che un'eccessiva tensione dei muscoli extraoculari (indotta tramite prismi o lenti mal centrate) è in grado di provocare rotazioni compensatorie della testa e conseguentemente della schiena. Un lieve astigmatismo o uno strabismo possono costringere il collo a una posizione scorretta con possibili ripercussioni che scendono fino ai piedi, i quali compensano modificando l'appoggio innescando così un circolo vizioso che porta a un progressivo peggioramento della situazione.
D'altro canto, talune alterazioni posturali, propriocettive muscolari ed esterocettive podaliche (appoggio podalico) nonchè problematiche dell'apparato stomatognatico, possono essere, a loro volta, causa di disfunzioni ottiche o coesistere con quest'ultime. In alcuni casi di strabismo, ad esempio, l'atteggiamento laterale viziato della testa sul collo ha valore diagnostico. Alterazioni posturali possono modificare il complesso meccanismo della visione binoculare. La visione fisiologica, infatti, è il risultato di una complessa azione sinergica di gruppi muscolari e di reazioni a stimoli neurologici. I muscoli oculomotori, oltre che con i muscoli oculari intrinseci e delle palpebre, funzionano in stretta sinergia con i muscoli facciali e del collo (i muscoli trapezio e sternocleidomastoideo possediono un'innervazione cranica, tramite l' XI nervo cranico o accessorio spinale). Circa il 20% delle fibre nervose derivanti dagli occhi formano sinapsi con neuroni provenienti da aree motorie prima di raggiungere la corteccia cerebrale. La corretta focalizzazione oculare arriva alla massima stabilità quando il bambino aquisisce una corretta sincronizzazione della deambulazione a circa 11-12 anni (i cinesi da tre millenni collegano occhio e piede con tre meridiani di agopuntura).
Nei casi in cui il problema visivo è primario rispetto a quello posturale, esso richiede un prioritario trattamento tramite riabilitazioni e cure oculistiche specifiche (i primi 4-6 mesi di vita risultano determinanti per lo sviluppo futuro della vista, pertanto la prevenzione gioca, come sempre e qui in modo particolare, un ruolo determinante). Viceversa, quando il difetto visivo ha origine posturale, la correzione tramite occhiali e la rieducazione visiva non saranno risolutivi, in quanto secondari nell'ambito di un programma di rieducazione posturale.
Da ricordare, infine, che problematiche oculomotorie possono avere origine vestibolare e difetti della vista possona derivare da stress, stati depressivi, stanchezza ecc. nonchè da alimentazione scorretta.

a cura di Giovanni Chetta 
tag: piedi, correzione piedi, postura, ginnastica posturale, trainer, lecce, donato, giannuzzi, dolori, schiena, cervicale, cervicalgia

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