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domenica 15 maggio 2011

Quali sono le cause del progressivo e costante accorciamento della muscolatura?

C’è una causa legata alla fisiologia della contrazione muscolare.Durante tutte le attività motorie del vivere quotidiano (stare seduti, mangiare, sollevare pesi…) l’uomo utilizza essenzialmente contrazioni tonicche che favoriscono lo sviluppo di muscoli voluminosi, corti e resistenti all’allungamento (in una parola rigidi). Sono soprattutto i cosiddetti muscoli della statica, cioè quelli della catena posteriore, ad utilizzare questo tipo di contrazioni.
C’è poi una causa legata ad eventi eccezionali quando interviene un qualunque incidente di tipo meccanico (ad esempio una distorsione). La risposta muscolare in contrattura ed accorciamento ha lo scopo di immobilizzare l’articolazione colpita per permetterne la guarigione. La muscolatura però non ha la possibilità, una volta esauritasi la necessità di salvaguardare l’articolazione, di autoallungarsi. Così la contrattura muscolare residua viene assorbita e ridistribuita su più muscoli della propria catena concorrendo all’accorciamento dell’insieme.

La terza causa è in relazione ai problemi della sfera emotiva (in senso lato, non solo quelli patologici); uno stress di tipo psicologico o emotivo determina a livello corporeo una contrattura muscolare. La muscolatura è così vista come archivio della memoria emotiva.

L’insieme dei tre fattori che sono fisiologici e presenti in ognuno di noi determina nel tempo, per somma di accorciamenti, quelle modificazioni del normale equilibrio corporeo che sono alla base di tutti i processi patologici. Lavorando sulle retrazioni muscolari è quindi possibile procedere contro corrente rispetto alla propria storia clinica ed intervenire sulle cause che l’ hanno determinata.

Per gli atleti di alto livello il discorso si complica.

La dott.ssa Bertelè, consulente specialista  delle squadre nazionali di sci alpino maschile e femminile e di quella maschile di sci nordico, e che ha curato per patologie post-traumatiche atleti di livello nazionale di varie discipline, afferma che ogni sport, nessuno escluso, accorcia inevitabilmente la muscolatura delle catene muscolari, ma questo effetto negativo si ha tanto più quanto più lo sport viene praticato intensamente e precocemente. Inoltre lo sport praticato intensamente e gli impegnativi allenamenti quotidiani provocano un abnorme potenziamento di alcuni gruppi muscolari.

Non dovremmo quindi praticare più lo sport?

Anche se ogni movimento ed ogni sforzo provocano l’accorciamento delle catene (specie quella della colonna vertebrale e quella delle cinture scapolare e pelvica ), una corretta educazione posturale e motoria potrebbe riequilibrare la muscolatura e allungare quella che si accorcia e diventa rigida. L’unica possibilità per chi pratica gli sport e non vuole rischiare nel tempo importanti lesioni di muscoli, legamenti, dischi intervertebrali e articolazioni, è quella di controbilanciare l’inevitabile potenziamento di quegli specifici gruppi muscolari, sollecitati da quello sport, con un continuo lavoro di riequilibrio muscolare e di allungamento, che coinvolga tutti i muscoli ( lo stretching è infatti troppo segmentario, è un esercizio localizzato).
La dottoressa Bertelè ha analizzato in profondità la relazione tra sport e infanzia concludendo che “quando il bambino avrà sperimentato molteplici e diverse esperienze motorie, il suo schema posturale sarà maturo, completo e cosciente, sarà cioè in grado di percepire e controllare i movimenti. Solo allora, e non prima dei 10 anni, in un bambino sano senza difficoltà motorie particolari, si potrà iniziare a fargli sperimentare sequenze motorie sportive più complesse. Dal punto di vista dell’equilibrio muscolare, un’attività sportiva prematura provoca un potenziamento della muscolatura posteriore eccessivo e precoce, il cui accorciamento e irrigidimento sono favoriti anche dalle posizioni scorrette assunte spesso dai bambini a casa (in poltrona, sui divani), a scuola (su banchi inadeguati), a letto (dormendo proni).” Bisogna quindi ridare libertà al movimento per favorire l’equilibrio fisico dei bambini.



tag: allungamento muscolare, sport, retrazioni, donato giannuzzi, traumi, postura, ginnastica

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